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L’Accademia reale svedese delle scienze a Oslo ha annunciato di aver designato Abiy Ahmed, primo ministro dell’Etiopia, premio Nobel per la pace 2019.
“Il Nobel per la pace è il riconoscimento all’importante lavoro fatto dal primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed in favore di riforme nel campo dei diritti umani dopo decenni di massiccia repressione“, ha dichiarato in una nota ufficiale Kumi Naidoo, segretario generale di Amnesty International.
Il premier etiope è stato il promotore dello storico accordo di pace con l’Eritrea che ha posto fine a due decenni di ostilità. Dal suo insediamento, nell’aprile 2018, Abiy Ahmed ha anche riformato le forze di sicurezza ed emanato nuove norme sulle organizzazioni della società civile. Ha anche contribuito a raggiungere l’accordo tra forze armate e opposizione civile in Sudan dopo mesi di proteste.
“Ma il lavoro non è affatto terminato – ha sottolineato Naidoo –. Il premio dovrebbe stimolare Abiy Ahmed ad affrontare le sfide che rischiano di annullare i progressi sin qui raggiunti. È urgente che il suo governo risolva le tensioni tra gruppi etnici che minacciano di rendere instabile il paese e di causare ulteriori violazioni dei diritti umani. È anche necessaria una revisione della Dichiarazione contro il terrorismo, che continua a essere usata come strumento di repressione. Infine, è doveroso chiamare i responsabili delle violazioni dei diritti umani del passato a rispondere delle loro azioni. Ora più che mai il primo ministro Abiy deve condividere i principi e i valori del premio Nobel per la pace, in modo da lasciare un’impronta duratura in materia di diritti umani al suo paese, al suo continente e al mondo“.