Norvegia: il sesso senza consenso è stupro. “Quando in Italia?”

6 Giugno 2025

Amnesty International Italia

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Il parlamento della Norvegia ha emendato, con 91 voti a favore e solo 12 contrari, l’articolo 291 del codice penale sul reato di stupro, integrandolo con un primo paragrafo che afferma che un rapporto sessuale con una persona che né con le parole né con i fatti ha espresso il consenso deve essere punito come stupro con una pena fino a sei anni.

Un secondo nuovo paragrafo stabilisce che un rapporto sessuale mediante violenza o minacce, con una persona che non ha espresso consenso o con una persona che non è in grado di resistere all’azione altrui sarà considerato una circostanza aggravante e punito con una pena maggiore.

Amnesty International ha espresso soddisfazione per un provvedimento che allinea finalmente il codice penale della Norvegia agli obblighi internazionali dello stato. La legge ora chiarisce che il “freezing”, ossia l’assenza di reazione, non equivale mai a un consenso e che un comportamento passivo può essere interpretato come consenso solo se ve ne siano prove concrete.

Ora, secondo l’organizzazione per i diritti umani, è necessario attuare bene la norma attraverso la formazione e il rafforzamento delle competenze e delle esperienze del sistema giudiziario.

La Norvegia si è allineata agli altri stati vicini del nord, portando così a 19 il numero degli stati dell’Area economica europea che hanno una legge sullo stupro basata sul consenso.

“All’elenco degli stati europei che hanno adeguato il proprio codice penale agli obblighi internazionali manca ancora l’Italia, che ancora una volta si conferma fanalino di coda quando si tratta di diritti”, ha dichiarato Tina Marinari, campaigner di Amnesty International Italia.

“Nel 2020 abbiamo lanciato la campagna Io lo chiedo per inserire il concetto di consenso nel nostro codice penale ma, nonostante le promesse, tutto è ancora in discussione. Attualmente è in corso una discussione alla Camera dei deputati. Speriamo che il voto della Norvegia  sia la spinta decisiva per inserire l’Italia tra gli stati che riconoscono che il sesso senza consenso è stupro”, ha concluso Marinari.