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Amnesty International ha sollecitato le autorità dell’Honduras ad aprire immediatamente un’indagine approfondita e imparziale sull’incendio scoppiato il 15 febbraio nella prigione di Comayagua, in cui sono morti oltre 300 detenuti. Molti altri prigionieri hanno riportato gravi ustioni.
‘È fondamentale che i sopravvissuti e i familiari dei detenuti rimasti uccisi sappiano la verità su quanto accaduto‘ – ha dichiarato Esther Major, ricercatrice di Amnesty International sull’America Centrale.
Quello di Comayagua non è il primo caso di una morte di massa all’interno di una prigione. Nel 2004, nel carcere di San Pedro Sula, morirono oltre 100 prigionieri.
‘Otto anno dopo, decine e decine di prigionieri sono morti ancora una volta nelle circostanze più orribili, intrappolati senza alcuna via di fuga. Il governo dell’Honduras deve apprendere quest’altra lezione e migliorare le condizioni di detenzione per evitare che tragedie del genere si verifichino ancora una volta‘ – ha concluso Major.