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“Alika Ogorchukwu è stato ammazzato da un uomo che ha usato prima la sua stampella, che usava per camminare, per colpirlo, e poi lo ha finito a mani nude. Inizialmente sono circolate voci che volevano vedere nell’aggressore il difensore della propria fidanzata, vittima di catcalling da parte di Ogorchukwu”, ha dichiarato Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia.
“In realtà, la “colpa” è stata una presunta insistenza nel chiedere l’elemosina. Quello di Civitanova Marche è l’ennesimo episodio di violenza machista, giustificata da una visione patriarcale e probabilmente intrisa di razzismo, che si accanisce sulle persone più vulnerabili”, ha proseguito.
“Un paese che non si accorga che questa cultura deve essere combattuta con ogni mezzo necessario è un paese che mette a rischio il proprio presente e cancella il proprio futuro”, ha concluso Russo.
