Ong finanziate all’estero in Ungheria: “Non ci adegueremo”

29 Giugno 2017

Amnesty International Ungheria

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Amnesty International Ungheria decide di non iscriversi al registro delle “Ong finanziate dall’estero” così come previsto da una nuova legge repressiva entrata di recente in vigore. La decisione è avvenuta all’unanimità, al termine di un’Assemblea generale straordinaria svoltasi il 26 giugno.

“Amnesty International ha tutte le intenzioni di portare la nuova legge repressiva sulle Ong in tribunale, a livello sia nazionale che internazionale – ha dichiarato in una nota ufficiale Julia Ivan, direttrice di Amnesty International Ungheria –. Non ci adegueremo fino a quando non avremo esaurito tutti i possibili ricorsi”.

I contenuti della legge repressiva contro le Ong

Dal 27 giugno, le Ong che ricevono ogni anno oltre 24.000 euro di finanziamenti da altri paesi hanno 15 giorni di tempo per iscriversi al registro delle “Ong finanziate dall’estero”. Se non lo faranno, verranno sollecitate a farlo entro 30 giorni e in caso di rifiuto, entro ulteriori 15 giorni.

Se al termine di questo periodo, un’Ong avrà ancora rifiutato di registrarsi, i giudici potranno elevare una multa pari a 2917 euro, convocare un’Assemblea generale per ripristinare la legalità delle sue attività o decretarne lo scioglimento.

“Abbiamo fiducia che i tribunali ci daranno ragione e che questa legge repressiva sarà annullata. Nel frattempo, come altre Ong, porteremo avanti le nostra attività per chiamare il governo a rispondere del suo operato e stare dalla parte di chi subisce violazioni dei diritti umani” ha concluso la direttrice.