Pakistan, complotto dei servizi di sicurezza per uccidere nota avvocata per i diritti umani

10 Giugno 2012

Tempo di lettura stimato: 2'

Amnesty International ha sollecitato le autorità pachistane a garantire la massima protezione ad Asma Jahangir, avvocata per i diritti umani di fama internazionale, fondatrice della Commissione per i diritti umani del Pakistan, dopo che sono emerse informazioni su un complotto dei servizi di sicurezza per ucciderla.

Asma Jahangir purtroppo non è nuova alle minacce di morte, ma questa è la prima volta in cui i servizi di sicurezza del suo paese progettano un piano per ucciderla. Le autorità del Pakistan devono avviare un’indagine approfondita e imparziale su questo complotto, in tutte le direzioni, compreso l’Inter-Service Intelligence (Isi)’ – ha dichiarato Polyanna Truscott, direttrice del Programma Asia meridionale di Amnesty International.

Nell’ultimo anno il numero dei difensori dei diritti umani uccisi in Pakistan è aumentato, coinvolgendo in molti casi l’Isi, come nel caso del sequestro e dell’uccisione del giornalista Saleem Shahzad.

Dopo aver fondato la Commissione per i diritti umani del Pakistan, Asma Jahangir è stata nominata avvocata presso la Corte suprema e presidente dell’Associazione degli avvocati della Corte suprema. Dal 1998 al 2004 è stata Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, arbitrarie e sommarie e dal 2004 al 2010 Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di credo e di religione.

L’Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha espresso preoccupazione per il complotto ai danni di Asma Jahangir. Il primo ministro pachistano Yousun Raza Gilani ha assicurato che sono state disposte misure di sicurezza straordinarie.