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All’indomani del devastante attentato che a Quetta, il 17 febbraio 2013, ha ucciso almeno 84 persone, per lo più sciiti hazara, Amnesty International ha dichiarato che le autorità pachistane devono impegnarsi maggiormente per proteggere questa minoranza.
Il gruppo armato Lashkar-e-Jhangvi ha rivendicato l’attentato al mercato ortofrutticolo del capoluogo del Balucistan, così come gli altri che il 10 gennaio avevano ucciso altre 90 persone.
‘Questi attacchi mostrano il totale disprezzo di Lashkar-e-Jhangvi per i diritti umani e per i principi fondamentali di umanità’- ha dichiarato Isabelle Arradon, vicedirettrice di Amnesty International per l’Asia e il Pacifico. ‘È inoltre scandaloso che le autorità non abbiano portato di fronte alla giustizia nessuno dei responsabili di questi ultimi attentati così come di altri omicidi mirati eseguiti contro gli hazara negli ultimi anni’.
Le autorità pakistane sono storicamente deficitarie nel perseguire coloro, compresi importanti capi di Lashkar-e-Jhangvi, che incitano ad attaccare le persone sulla base della loro fede religiosa.
‘Questo fallimento di giustizia trasmette a questi gruppi il segnale che possono continuare a compiere queste azioni oltraggiose con impunità’ – ha commentato Arradon.
Da gennaio 2012, Amnesty International ha documentato 91 attacchi contro gli sciiti in tutto il Pakistan dal gennaio 2012, con la morte di circa 500 persone. In questo agghiacciante numero, gli hazara sono rappresentati in modo sproporzionato: almeno la metà di tutte le vittime apparteneva a questa comunità, una delle più piccole del paese.
‘Gli ultimi due mesi siano stati i peggiori per la tormentata comunità hazara. Gli attentati di gennaio e febbraio rappresentano alcuni dei peggiori massacri della storia recente del Pakistan’ – ha sottolineato Arradon.
Amnesty International ha chiesto al governo pachistano di avviare immediatamente indagini imparziali e indipendenti sulla perdurante incapacità delle conducano immediatamente delle investigazioni imparziali ed indipendenti sul persistente fallimento delle autorità civili e militari nel porre fine a questi attacchi.