Paraguay: comunità native minacciate da sgomberi forzati e pesticidi

11 Novembre 2009

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(10 novembre 2009)

Amnesty International ha condannato l’uso di pesticidi tossici per intimidire i membri di una comunità nativa del distretto di Itakyry, che si erano opposti allo sgombero forzato dalle loro terre ancestrali.

L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto alle autorità del Paraguay di incrementare gli sforzi per fornire loro protezione e assistenza sanitaria e indagare su quanto accaduto la scorsa settimana.
 
Venerdì 6 novembre, più di 50 uomini, a quanto pare coltivatori brasiliani di soya che rivendicavano la proprietà della terra, sono arrivati nel distretto di Itakyry, nell’est del Paraguay, per sgomberare i terreni con la forza. La popolazione nativa ha opposto resistenza, usando archi e frecce.

Qualche ora dopo, un aereo ha spruzzato direttamente sulle loro case un pesticida, normalmente usato sulle coltivazioni di soya. Più di 200 persone sono state intossicate e, tra gli altri sintomi, sono state colte da nausea e svenimento. Almeno sette sono state condotte in ospedale.
 
Si teme che le minacce contro la comunità siano una rappresaglia per la cancellazione di un decreto di sgombero, che era stato previsto per il 6 novembre. 
 
Nonostante le minacce e le intimidazioni nei confronti delle comunità, durante l’attacco erano presenti pochi agenti di polizia e le ambulanze sono arrivate dopo diverse ore.
 
Sebbene un punto centrale della campagna elettorale del presidente Fernando Logo riguardasse i diritti delle popolazioni native, non molto è cambiato dal punto di vista degli espropri su larga scala rispetto al periodo della dittatura. Il continuo disboscamento, le piantagioni di soya e l’uso di sostanze chimiche nell’agricoltura, continuano a influire sui mezzi di sostentamento delle popolazioni native. Inoltre, a ottobre il Congresso del Paraguay ha respinto una bozza di legge che avrebbe permesso a un’altra comunità nativa Yakye Axa di ritornare nelle sue terre, lasciando così almeno 90 famiglie senza tetto.
 
Secondo gli standard internazionali, il diritto alla terra tradizionale è cruciale per le popolazioni indigene in quanto elemento vitale del loro senso di identità, per il loro sostentamento e per il loro modo di vivere.

Maggiori informazioni sono disponibili online.

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