Pena capitale usata in modo massiccio in Iraq

31 Agosto 2009

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(1 settembre 2009)

Secondo un nuovo rapporto di Amnesty International, pubblicato il 1° settembre, più di 1000 persone sono in attesa dell’esecuzione in Iraq. Di queste, 150 non hanno più la possibilità di ricorrere in appello o di ricevere clemenza e, pertanto, sono a rischio di essere messe a morte in tempi brevi. La maggioranza dei condannati a morte (750, incluse 12 donne) è trattenuta presso strutture detentive dirette dal ministero della Giustizia, mentre altre centinaia si trovano presso quelle del ministero degli Interni. Almeno sette sono trattenute dalle forze armate statunitensi presso il campo Cropper, a Baghdad.

Di recente, dieci condannate a morte sono state trasferite nel carcere di al-Kadhimiya, a Baghdad, e questo fa ritenere imminente la loro esecuzione. Una di loro, la 27enne Samar Sa’ad ‘Abdullah, condannata per omicidio, ha denunciato di aver confessato perché sottoposta a torture, incluse le scosse elettriche e le percosse con cavi. Secondo quanto ha riferito, il suo processo sarebbe durato meno di due giorni e durante lo svolgimento un giudice avrebbe ordinato a uno dei suoi avvocati di lasciare l’aula.
 
Amnesty International ha ripetutamente espresso la propria preoccupazione sulle procedure seguite dai tribunali iracheni, che non rispettano gli standard internazionali sul giusto processo.

In seguito al rovesciamento del governo di Saddam Hussein nel 2003, l’Autorità provvisoria della Coalizione sospese la pena di morte, che era stata ampiamente usata durante il governo di Saddam Hussein. Tuttavia, l’anno successivo, il nuovo governo iracheno ha reintrodotto la pena capitale estendendone via via l’applicazione.

Nel marzo di quest’anno le autorità irachene hanno comunicato ad Amnesty International che 128 sentenze erano state confermate in appello e che sarebbero state eseguite a gruppi di 20 alla volta. Due mesi più tardi, l’organizzazione per i diritti umani ha appreso che erano state eseguite le prime 12 condanne, seguite da altre 19 a giugno.

Solo lo scorso anno, almeno 285 persone sono state condannate a morte e ci sono state almeno 34 esecuzioni. Nel 2007, sono state emesse condanne nei confronti di 199 persone e 33 sono state eseguite, mentre nel 2006 le persone messe a morte sono state almeno 65. I numeri reali potrebbero essere più alti, dal momento che non ci sono statistiche ufficiali sul numero di persone condannate alla pena capitale e che i dati riportati dalla stampa irachena sono incompleti e cambiano continuamente.

A Thousand People Face The Death Penalty In Iraq