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Insieme a una rete di associazioni, a cui si aggiungono alcune adesioni individuali, abbiamo aderito all’iniziativa in programma domenica 8 marzo in piazza San Pietro, a Roma, per mostrare lo striscione “per i dimenticati di Idlib”.
“Siamo sconvolti – si legge nella nota stampa – dalle rare immagini di quei bambini assiderati, a volte da soli, a volte con i loro genitori o parenti. Da una parte sono costretti a fuggire dalla Siria verso la Turchia da bombardamenti a tappeto che violano le regole più elementari del diritto umanitario internazionale e dall’altra sono impediti a trovare salvezza da un muro invalicabile e a oggi non valicato“.
Si calcola che siano almeno un milione le persone in fuga ammassate al confine, alcune stime parlano di un milione e cinquecentomila, in gran parte bambini. Se non si trovasse una soluzione, urgente, le operazioni militari raddoppieranno gli sfollati, per i quali non ci sono neanche tendopoli. Per tutti costoro ci sono soltanto due sottili corridoi umanitari aperti all’Onu per portargli qualche genere di prima necessità.
“Avvertiamo dunque l’urgenza – conclude la nota – di manifestare la nostra gratitudine a Papa Francesco e dimostrare al mondo che il suo appello per questa umanità abbandonata e tradita non è caduto nel vuoto. Questi nostri fratelli e queste nostre sorelle non possono essere dimenticati“.
Le associazioni che aderiscono all’iniziativa:
Prime adesioni individuali