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Amnesty International ha denunciato le pesanti condanne inflitte il 27 ottobre ai danni di tre attivisti per i diritti del lavoro. Doan Huy Chong, Do Thi Minh Hanh e Nguyen Hoang Quong Hung sono stati condannati a pene dai sette ai nove anni di carcere per ‘interruzione della sicurezza’: avevano distribuito volantini e sostenuto i diritti dei lavoratori di una fabbrica.
Doan è stato tra i fondatori di un sindacato non riconosciuto, l’Organizzazione dei lavoratori uniti delle fabbriche. Ha già passato 18 mesi in carcere, tra il 2007 e il 2008, per ‘abuso delle libertà democratiche’. Do e Nguyen fanno parte di ‘Vittime dell’ingiustizia’, un movimento che presenta appelli e petizioni alle autorità.
Dal settembre 2009 sono stati celebrati almeno altri sette processi nei confronti di 17 dissidenti. Due blogger sono stati arrestati nelle ultime due settimane. I prigionieri di coscienza in Vietnam sono almeno 30: l’elenco comprende militanti di partiti politici fuorilegge, sindacalisti indipendenti, blogger, uomini d’affari, giornalisti e scrittori.