Photo by David Ramos/Getty Images
Tempo di lettura stimato: 2'
La proposta della Commissione europea di creare “centri controllati” per esaminare la situazione delle persone soccorse nel mar Mediterraneo e di “piattaforme di sbarco” in paesi terzi sono per Amnesty International il segno della pericolosa espansione di politiche che hanno già prodotto sofferenze indicibili e gravi violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo.
“Tentare di tenere lontano dagli occhi i migranti non solo non funziona ma soprattutto è fuori da ogni coscienza“, ha dichiarato Fotis Filippou, direttore delle campagne di Amnesty International sull’Europa.
“Come gli ‘hotspot’ istituiti in Italia e in Grecia, i ‘centri controllati’ non faranno nulla per assicurare una gestione più ordinata degli arrivi. Al contrario, rischieranno di esporre donne, uomini e bambini a violazioni dei diritti umani“, ha proseguito Filippou.
“Un chiaro esempio delle politiche che danno priorità alla protezione delle frontiere rispetto a quella delle vite umane si sta verificando al largo delle coste della Tunisia, dove 40 persone sono abbandonate a sé stesse a bordo di una nave da quasi due settimane, sotto un caldo asfissiante e con le scorte alimentari in esaurimento“, ha sottolineato Filippou.
“I leader europei devono assicurare che coloro che rischiano di annegare siano soccorsi e fatti approdare in paesi dove non saranno in pericolo di subire violazioni dei diritti umani. Invece di pensare a nuove politiche sul contenimento e l’esternalizzazione dei controlli di frontiera, i nostri leader dovrebbero pensare a come mettere a disposizione percorsi sicuri per far attraversare le frontiere a migranti e rifugiati“, ha concluso Filippou.