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COMUNICATO STAMPA CS009-2017
AMNESTY INTERNATIONAL: “IL PRESIDENTE TRUMP E LA SUA AMMINISTRAZIONE RISPETTINO I DIRITTI UMANI”
Nel giorno del giuramento come 45° presidente degli Usa, Amnesty International ha sollecitato Donald Trump e la sua amministrazione a proteggere i diritti umani nel paese quanto all’estero.
“Ora che è presidente, Trump deve abbandonare quella retorica dell’odio che ha caratterizzato la sua campagna elettorale e impegnarsi a proteggere i diritti umani di tutti”, ha dichiarato Margaret Huang, direttrice generale di Amnesty International Usa.
Amnesty International chiede in particolare che siano protette le persone affette dai conflitti armati e dalle crisi e che sia rafforzata la protezione dei difensori dei diritti umani.
“Siamo al centro di una crisi umanitaria globale. Dalla Seconda guerra mondiale, non si era mai visto un così elevato numero di persone in fuga dalla violenza e dall’instabilità. Gli Usa hanno per tanto tempo accolto persone che cercavano un rifugio e sono un paese in gran parte fondato e costruito da migranti e rifugiati”, ha aggiunto Huang.
“Gli Usa devono inoltre impegnarsi a proteggere coloro che difendono i diritti umani, in patria e all’estero, onorandone l’impegno. Gli attacchi contro i manifestanti pacifici, i prigionieri di coscienza, i giornalisti, i dissidenti e le minoranze non possono essere tollerati. Nessuno dovrebbe rinunciare alla propria incolumità solo perché difendere pacificamente i diritti umani o non è d’accordo con le politiche di un governo”, ha proseguito Huang.
Durante la campagna elettorale, Amnesty International aveva più volte espresso preoccupazione per le proposte di Trump, come l’istituzione di un registro dei cittadini musulmani o il divieto d’ingresso a rifugiati musulmani, e per i suoi attacchi contro le donne, le persone di colore, le persone con disabilità, le persone Lgbti, gli attivisti, i giornalisti e chi lo criticava. L’organizzazione per i diritti umani aveva poi chiesto al presidente eletto di ripudiare pubblicamente la tortura e chiudere il centro di detenzione di Guantánamo.
“Al presidente Trump vogliamo dire: ogni giorno che trascorrerà nel suo ufficio, ogni decisione che prenderà determineranno ciò che lascerà al mondo: se un luogo migliore in cui vivere o uno in cui l’odio, la paura e la discriminazione cresceranno sempre di più. Condanni l’odio e protegga i diritti umani!”, ha concluso Huang.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 20 gennaio 2017
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