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Il 17 maggio 2023 l’International Board di Amnesty International ha diffuso il Rapporto organizzativo sull’Ucraina, che consolida le lezioni apprese e le raccomandazioni tratte dalle revisioni indipendenti che Amnesty International aveva commissionato circa il suo comunicato stampa del 4 agosto 2022 sull’Ucraina.
Gli esperti indipendenti esterni* autori delle revisioni hanno concordato con i contenuti del Rapporto organizzativo. Li ringraziamo molto per il loro considerevole e importante lavoro degli ultimi mesi.
Le principali conclusioni e raccomandazioni del Rapporto organizzativo riguardano il modo di migliorare il lavoro di Amnesty International. Queste comprendono:
– migliorare la supervisione e il coordinamento del lavoro in situazioni di crisi;
– rafforzare processi decisionali collaborativi e consensuali anche attraverso un più efficace coinvolgimento dello staff del movimento;
– gestire dissensi e disaccordi in modo tale da assicurare che tutti i punti di vista siano ascoltati e rispettati e che i disaccordi siano risolti in modo equo e ne sia tenuta traccia;
– rivedere il formato dei nostri prodotti e assicurare che ognuno di essi, anche se breve, sia basato su una rigorosa analisi legale e fondamenti giuridici;
– assicurare che l’imparzialità resti un elemento fondamentale della nostra ricerca e della nostra advocacy;
– migliorare l’approccio olistico dell’analisi dei rischi e della loro gestione;
– tenere al centro del nostro lavoro il benessere del nostro staff;
– rafforzare la nostra capacità di esprimerci in modo coeso e di rimanere uniti;
– mantenere il principio della “One Amnesty”.
È chiaro che solo Amnesty International può cambiare se stessa in meglio. Il Rapporto organizzativo sull’Ucraina ci dà l’enorme opportunità di fare il punto, prenderci un momento di riflessione e rafforzare la capacità di Amnesty International di produrre un cambiamento nel campo dei diritti umani.
Guardando al futuro, le leadership di Amnesty International userà i costruttivi feedback ricevuti per elaborare un ampio piano d’azione che non solo tenga conto delle raccomandazioni ricevute ma assicuri anche che saranno attuate in modo coerente e diligentemente nel più lungo periodo.
In conclusione, desideriamo riaffermare che Amnesty International condanna risolutamente la guerra e il crimine di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il Board, il Segretariato internazionale e il movimento di Amnesty International in quanto tale sono uniti nell’esprimere solidarietà alla popolazione dell’Ucraina.
A nome dell’International Board, mi scuso profondamente per l’angoscia e la rabbia causate dal comunicato stampa del 4 agosto 2022.
Amnesty International dovrebbe essere identificata dal nostro impatto sui diritti umani e sulle persone in favore delle quali agiamo.
In solidarietà,
Anjhula Mya Singh Bais
Presidente del Board Internazionale
* Emanuela-Chiara Gillard (University of Oxford); Kevin Jon Heller (University of Copenhagen); Eric Talbot Jensen (Brigham Young University); Marko Milanovic (University of Reading); and Marco Sassòli (University of Geneva). Adam Bodnar (Dean of the Law Faculty of the SWPS University in Warsaw, former Ombudsman of Poland), Daniel Genberg, and Sherine Jayawickrama.