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Una delegazione di Amnesty International Italia, guidata dal direttore generale Gianni Rufini, ha incontrato il 15 maggio 2014 S.E. Eric Tonye Aworabhi, ambasciatore della Nigeria in Italia. Rufini ha consegnato all’ambasciatore le 9200 firme dell’appello ‘Bring back our girls’ raccolte sul sito dell’associazione, raccomandando al governo nigeriano di garantire una soluzione definitiva accettabile e sostenibile, nel migliore interesse delle vittime, alla vicenda del rapimento delle oltre 200 ragazze da parte di Boko haram, provvedendo a fornire a queste e alle loro famiglie tutta l’assistenza necessaria.
Rufini ha poi manifestato apprezzamento per gli sforzi del governo nigeriano nei confronti dell’accesso all’educazione nel paese, soprattutto nelle aree in cui la popolazione studentesca necessita di maggiore protezione dal punto di vista della sicurezza, raccomandando al governo nigeriano di proseguire nell’impegno di proteggere il diritto all’istruzione, soprattutto nel nord-est del paese.
Infine, Rufini ha rappresentato la necessità che il governo nigeriano prenda tutte le misure necessarie a ricostruire un clima di fiducia tra le forze di sicurezza e le comunità locali, assicurando che le prime operino entro i limiti del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani.
Nel corso dell’incontro, Gianni Rufini ha ricordato le richieste che Amnesty International rivolge da tempo a Boko haram: porre immediatamente fine agli attacchi contro la popolazione civile e in particolare contro le scuole e la popolazione scolastica. A tali richieste, si è aggiunta quella di rilasciare immediatamente e senza condizioni le ragazze rapite a metà aprile.
Ulteriori informazioni
L’ambasciatore della Nigeria in Italia, S.E. Eric Tonye Aworabhi ha inviato ad Amnesty International una nota di apprezzamento, da parte del governo e della popolazione della Nigeria, per la preoccupazione espressa dall’organizzazione e dalla comunità internazionale e ha assicurato che il governo si sta impegnando per assicurare il rilascio incolume delle ragazze rapite a Chibok.L’Ambasciatore ha inoltre assicurato che il governo nigeriano ha a cuore il rispetto del diritto di ogni bambino e bambina all’istruzione, a prescindere da dove risieda.
L’Ambasciatore ha poi ribadito che le forze di sicurezza, composte da persone di provata professionalità che si sono ben comportate in varie operazioni internazionali di peacekeeping, s’impegnano a rispettare le regole d’ingaggio secondo le migliori pratiche internazionali.