Tempo di lettura stimato: 3'
In risposta alla decisione del Senato italiano di ratificare l’accordo con l’Albania, focalizzato sulla detenzione in due centri situati in territorio albanese delle persone soccorse in mare dalle navi italiane, Matteo De Bellis, ricercatore di Amnesty International su migrazioni e asilo, ha dichiarato:
“Il Parlamento italiano ha appena dato il via libera a un accordo di detenzione che rischia di danneggiare migliaia di persone che verrebbero portate in Albania e detenute dopo il loro salvataggio in mare. In base all’accordo, le persone rimarrebbero sulle navi diversi giorni prima di raggiungere l’Albania. Questa distorsione delle regole di ricerca e salvataggio è pericolosa, mette a rischio vite umane e colpisce persone che si trovano già in condizioni di vulnerabilità a causa delle circostanze dei viaggi, segnando un capitolo vergognoso per l’Italia.
“Le persone sbarcate in Albania e portate nei centri, compresi i richiedenti asilo, sarebbero automaticamente detenute, senza la possibilità di lasciare le strutture fino a 18 mesi. Secondo il diritto internazionale, la detenzione automatica è intrinsecamente arbitraria e quindi illegale.
“È veramente il momento che le istituzioni europee riconoscano che l’accordo Italia-Albania creerebbe un sistema illegale e dannoso, che deve essere fermato. Invece di mettere a rischio la vita delle persone, le autorità dovrebbero garantire l’accesso a una procedura di asilo efficace e a vie di accesso sicure e regolari”.
Ulteriori informazioni
Il 6 novembre 2023 il governo italiano ha firmato un accordo con l’Albania per la costruzione di due centri di detenzione sul territorio albanese, che saranno utilizzati per trattenere le persone intercettate o soccorse in mare dalle navi di Stato italiane.
L’accordo mira a legalizzare il trattamento extraterritoriale e la detenzione dei richiedenti asilo e delle persone da rimpatriare forzatamente, con l’obiettivo dichiarato di scoraggiare le traversate in mare.
Il 24 gennaio la Camera dei deputati ha approvato la ratifica dell’accordo, che è poi passato al Senato. Il 29 gennaio, la Corte costituzionale albanese ha dato il via libera alla ratifica dell’accordo da parte del Parlamento.
Amnesty International aveva precedentemente pubblicato un’analisi dettagliata sull’impatto dell’accordo sui diritti umani, sia in inglese che in italiano, sottolineando gli aspetti critici e gli effetti che avrebbe sui diritti dei migranti e dei rifugiati.