Regno Unito: la sentenza sui rifugiati in Ruanda è “profondamente deludente”

19 Dicembre 2022

© Private

Tempo di lettura stimato: 2'

Commentando la sentenza di oggi dell’Alta Corte, secondo la quale il trasferimento forzato in Ruanda dei rifugiati è legale ma che bisognerà prendere in considerazione le circostanze individuali di ogni persona coinvolta nel piano, Steve Valdez-Symonds, direttore del programma Diritti dei rifugiati e dei migranti di Amnesty International Regno Unito, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Questa decisione è profondamente deludente e pone l’accento su quanto le leggi nazionali del Regno Unito non rispettino gli obblighi di diritto internazionale. Resta la forte preoccupazione che l’accordo sul Ruanda mini seriamente il diritto internazionale dei rifugiati e calpesti i diritti delle persone che cercano asilo nel Regno Unito.

Portare le persone in Ruanda, a migliaia di chilometri di distanza e in un paese che già affronta le sue difficoltà interne in materia di asilo e diritti umani è costoso, ingiusto e profondamente crudele.

Nonostante la sentenza, il programma Ruanda dovrebbe essere abbandonato del tutto, perché rappresenta una cinica distrazione dalla pressante necessità di riformare radicalmente le procedure di asilo cronicamente fallimentari, che sono lente, sempre più caotiche e lasciano migliaia di persone bloccate in un limbo per anni.

Invece del programma Ruanda, disastrosamente fuorviante, Suella Braverman dovrebbe smettere di fare politica sulla vita delle persone e dedicarsi seriamente a sistemare le procedure di asilo del Regno Unito e le relative politiche, palesemente ingiuste”.