Regno Unito: una causa per fermare le forniture di armi a Israele

17 Giugno 2024

Foto di Matteo Nardone

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Tra il 7 ottobre 2023 e il 31 maggio 2024 il Regno Unito ha emesso oltre 100 licenze per l’esportazione di armi a Israele. Non ha respinto alcuna nuova richiesta. Non ha sospeso né revocato alcuna licenza pregressa. Sono dati ufficiali.

In particolare, Londra ha continuato a fornire componenti per i jet F-35, di produzione statunitense, incurante dei rischi legati a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario.

Sin da gennaio, l’organizzazione non governativa palestinese al-Haq e il Global Legal Action Network hanno promosso un’azione legale per fermare queste forniture.

La legge britannica parla chiaro: le licenze per l’esportazione di armi devono essere sospese di fronte al chiaro rischio che queste ultime possano essere usate per compiere o facilitare il compimento di gravi violazioni del diritto internazionale.

Il governo Sunak sostiene, sfidando la realtà, che l’esercito israeliano si è impegnato a rispettare le norme del diritto internazionale.

Il fatto nuovo e positivo è che, alcuni giorni fa, l’Alta Corte di Londra ha accolto la richiesta di Amnesty International e di Human Rights Watch di unirsi alla causa. Che dunque continua, con l’opportunità di fornire nuove prove dei crimini di guerra israeliani commessi nella Striscia di Gaza.