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Il 31 agosto, alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico, attivisti di Amnesty International e di organizzazioni per i diritti dei rom insieme ad attivisti rom hanno consegnato alla ministra dell’Istruzione, dei giovani e dello sport Katerina Valachova un appello sottoscritto da 38.334 persone di 94 paesi per chiedere al primo ministro Bohuslav Sobotka la fine della discriminazione dei rom nelle scuole elementari della Repubblica Ceca. La consegna dell’appello – sotto forma di un’enorme pagella – è stata preceduta da un flash mob di fronte al ministero dell’Istruzione, dei giovani e dello sport i cui partecipanti si sono separati lungo una linea di divisione, a simboleggiare la segregazione subita dalle bambine e dai bambini rom nelle scuole elementari della Repubblica Ceca.
L’appello, lanciato da Amnesty International ad aprile nell’ambito della campagna ‘Impara la lezione‘, contiene tre richieste: riconoscere la discriminazione etnica esistente nei confronti dei bambini rom nel sistema educativo nazionale, prendere un impegno forte e chiaro a fare della fine della discriminazione dei rom una priorità di governo e adottare un piano nazionale a tale riguardo. Finora, le autorità di Praga non hanno fatto abbastanza per porre fine alla discriminazione dei rom nelle scuole e per questo sono state criticate da istituzioni internazionali ed europee, tra cui la Commissione europea. Le alunne e gli alunni rom subiscono da decenni una discriminazione sistematica nelle scuole elementari della Repubblica Ceca, che Amnesty International denuncia sin dal 2006. Molti vengono inseriti nelle cosiddette ‘scuole pratiche’ per bambini con lieve disabilità mentale. Quelli inseriti nelle sistema scolastico ordinario vengono spesso collocati in classi, se non addirittura scuole per soli rom e sono comunque trattati in modo diverso dagli altri. Frequenti sono le denunce di bullismo da parte dei compagni di scuola non rom e di ostentato pregiudizio da parte degli insegnanti.
Nonostante già nel 2007 la Corte europea dei diritti umani avesse affermato che il governo di Praga aveva violato il diritto dei bambini rom a non essere discriminati nell’accesso all’istruzione, non sono state ancora prese misure adeguate per risolvere il problema, tanto che nel settembre 2014 la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro la Repubblica Ceca per violazione del divieto di discriminazione nel campo dell’istruzione stabilito della Direttiva antidiscriminazione dell’Unione europea.