Repubblica Centrafricana, in arrivo fino a 1000 soldati dell’Unione europea

1 Aprile 2014

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Il 1° aprile 2014 il Consiglio dell’Unione europea (Ue) ha annunciato l’avvio della missione EUFOR RCA e il rapido dispiegamento di un contingente di fino a 1000 soldati. Istituita a febbraio dal Consiglio e autorizzata dalla risoluzione 2134 (2014) del Consiglio di sicurezza, l’EUFOR RCA (Forza europea nella Repubblica Centrafricana) è un’operazione militare dell’Ue che intende contribuire a ripristinare un ambiente sicuro nella capitale Bangui.

L’EUFOR RCA si configura come una ‘missione ponte’ di sei mesi a sostegno degli 8000 soldati francesi e dell’Unione africana, con l’obiettivo di passare le consegne alle forze dell’Unione africana e a un’eventuale missione Onu di peacekeeping. Il Segretario generale dell’Onu ha proposto una missione di peacekeeping di 12.000 unità che però non potrà essere dispiegata prima del settembre 2014.

Amnesty International ha definito la decisione del Consiglio dell’Ue come l’inizio di una più determinata risposta della comunità internazionale ai crimini di guerra e contro l’umanità in corso da mesi nella Repubblica Centrafricana. Uccisioni extragiudiziali, torture, saccheggi e altre atrocità avvengono su scala quotidiana. La pulizia etnica ha costretto la comunità musulmana alla fuga di massa. Centinaia di migliaia di civili riparati in Ciad e negli altri paesi confinanti con la Repubblica Centrafricana vanno incontro a una crisi umanitaria a causa delle drammatiche condizioni di vita.

Il rapporto

In un rapporto sulla Repubblica Centrafricana del 12 febbraio, Amnesty International ha denunciato come la forza internazionale di peacekeeping non fosse in grado d’impedire la pulizia etnica e gli omicidi settari in atto contro la comunità musulmana nell’ovest del paese. Contestava inoltre la reazione tiepida della comunità internazionale alla crisi in corso da oltre un anno nella Repubblica Centrafricana, mettendo in evidenza come i peacekeeper dispiegati nel paese siano stati riluttanti a contrastare le milizie anti-balaka e a proteggere la comunità musulmana.