Repubblica Democratica del Congo: attivisti per i diritti umani sotto tiro

30 Giugno 2010

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Repubblica Democratica del Congo: attivisti per i diritti umani sotto tiro

(30 giugno 2010)

Nel giorno del cinquantesimo anniversario dell’indipendenza della Repubblica Democratica del Congo, Amnesty International ha denunciato come lavorare in difesa dei diritti umani sia sempre più pericoloso. Nell’ultimo anno il paese ha visto un incremento delle minacce di morte contro giornalisti e attivisti.

Le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza si svolgono pochi giorni dopo i funerali di Floribert Chebeya Bahizire, il più importante attivista per i diritti umani del paese, il cui corpo era stato ritrovato senza vita nella sua autovettura a Kinshasa.

Floribert Chebeya, direttore esecutivo di una delle più grandi organizzazioni umanitarie del Congo, si stava occupando di una serie di casi in cui era coinvolto il capo della polizia, il generale John Numbi. Recentemente, aveva detto ad Amnesty International di sentirsi seguito e sorvegliato dai servizi di sicurezza.

I funerali di Floribert Chebeya si sono svolti il 26 giugno, Giornata mondiale per le vittime della tortura. La famiglia dell’attivista crede che la sua morte sia stata dovuta alle conseguenze delle torture subite.

Amnesty International ha chiesto al governo della Repubblica Democratica del Congo di istituire una commissione d’inchiesta indipendente per fare luce sulla morte di Floribert Chebeya e sulla scomparsa del suo autista. La richiesta è stata ignorata dalle autorità.