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Amnesty International ha chiesto l’apertura di un’inchiesta sulle notizie relative all’uccisione di almeno 14 prigionieri nel corso di una rivolta nel carcere di Qezel Hesar a Karaj, in Iran.
La rivolta nella sovraffollata prigione è scoppiata nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 marzo 2011. Secondo la direzione del carcere, a causarla è stato un tentativo di evasione da parte di condannati a morte e detenuti per spaccio di droga, che avrebbero appiccato incendi e aggredito i secondini.
Tuttavia, attivisti per i diritti umani, in contatto con la prigione fino a quando le linee telefoniche non sono state tagliate, hanno riferito ad Amnesty International che la protesta è scoppiata per le pessime condizioni di prigionia e per il tentativo di trasferire alcuni detenuti al patibolo.
Secondo quanto appreso da Amnesty International, i prigionieri hanno preso il controllo delle sezioni 2 e 3 del carcere di Qezel Hesar. I secondini, dapprima dispiegati sul tetto, hanno cercato di entrare nelle sezioni sparando all’impazzata. I detenuti hanno dato fuoco a lenzuola e materassi nel tentativo di fermarli.
Almeno sei persone sono morte sul colpo e oltre 100 sono state ferite, alcune delle quali poi decedute durante il trasporto o all’arrivo agli ospedali. Secondo la televisione di stato iraniana, i morti sono stati 14 (tra cui nove prigionieri) e i feriti 33.