Roma, 15 ottobre: premio ‘Italia diritti umani 2010’ a Chiara Tiezzi

15 Ottobre 2010

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Venerdì 15 ottobre a Roma, sarà conferito il premio ‘Italia diritti umani 2010’ alla giornalista Chiara Tiezzi. L’incontro avrà luogo presso la  Fondazione Europea Constantin Dragan, Foro Traiano 1/A, via dei Fori Imperiali.

Il premio ‘Italia diritti umani 2010’, alla quarta edizione, istituito con la collaborazione della Sezione Italiana di Amnesty International e con l’adesione di  Antigone, Comitato Paul Rougeau, Comunità di S.Egidio, Emergency, Italians for Darfur, Laogai Research Foundation Italia, Medici contro la tortura, Robert F. Kennedy Foundation of Europe, Wcrp (commissione italiana della Conferenza mondiale delle religioni per la pace) nasce dall’esigenza di dare un giusto riconoscimento a coloro che, per la loro attività, si sono distinti nel campo dei diritti umani.

La giornalista Chiara Tiezzi è stata candidata al premio ‘Italia diritti umani 2010’ da Amnesty International per il suo servizio ‘L’industria della morte’, dedicato alla strage di Bhopal, India, realizzato per Rai Storia e andato in onda nell’aprile 2010.

Nel 1984, decine di tonnellate di sostanze tossiche fuoriuscirono dallo stabilimento di pesticidi della Union Carbide, oggi Dow Chemical Company. Circa mezzo milione di persone furono esposte ai gas tossici. Nel giro di pochi giorni ci furono tra le 7.000 e le 10.000 vittime e altre 15.000 persone morirono nei 20 anni successivi. A distanza di 26 anni, l’area non è stata bonificata e più di 100.000 persone continuano a subire gli effetti della contaminazione senza la necessaria assistenza sanitaria e i sopravvissuti sono ancora in attesa di ottenere una riparazione equa per le sofferenze che il disastro ha provocato.

Programma

Presentazione del premio da parte del presidente della Free Lance International Press, Virgilio Violo

Interventi:

15.30 – ‘Verso un’etica condivisa per promuovere i diritti umani in un’Europa in
trasformazione’
Luigi De Salvia, segretario generale Religions for peace/sezione italiana

15.40 – ‘Il Darfur nel quadro della situazione del Sudan. Problemi e prospettive’
Stefano Cera, ricercatore in teorie e tecniche della trasformazione dei conflitti. Responsabile della formazione dell’associazione Italians for Darfur

15.50 –
‘Diritti umani in Italia: che fare?’
Enrico Calamai, ex diplomatico italiano e scrittore

16.00 – ‘Il sostegno ai condannati a morte, nel contesto del movimento abolizionista della pena capitale’
Giuseppe Lodoli, presidente del Comitato Paul Rougeau

16.10
‘Il paradosso penitenziario’
Patrizio Gonnella, presidente di Antigone

16.20
‘Quanto dura una seduta di tortura?’
Andrea Taviani, presidente di Medici contro la tortura

16.30
‘Il sistema internazionale di protezione dei diritti umani e l’Italia: luci e ombre’
Antonio Marchesi, giurista e docente universitario

16,40 –
‘Educazione ai diritti umani: se questo sarà un uomo’
Valentina Pagliai, responsabile Dipartimento Educazione ai diritti umani della Robert F. Kennedy Foundation of Europe

16.50 – ‘Emergency e l’applicazione pratica del diritto alla salute’
Claudio Rossi, volontario di Emergency

17.00
‘Io è un altro’: il diritto delle persone disabili al proprio sguardo sul mondo’
Cristina Cannelli, storica dell’arte, volontaria della Comunità di S.Egidio

17.10 – ‘ La Cina e i diritti umani’
Maria Vittoria Cattanìa, vicepresidente della Laogai Research Foundation Italia

17.20
– ‘Educare ai Diritti umani oggi’
Roberto Fantini, attivista di Amnesty International/ Commissione nazionale ‘Diritti umani e società’

17.30
– ‘I figli del Vento’
Spettacolo di artisti rom presentato da Najo Adzovic – scrittore – Autore del libro ‘Il popolo invisibile – I Rom’, delegato del sindaco di Roma per l’integrazione dei rom

17,50 – Premiazione, presenta: Giovanni Cavaliere

Consegnano i premi e leggono le motivazioni:

Fabiola di Gianfilippo, attrice
Alfiero Alfieri, attore
Carmen Petrocelli, cantante lirica

Verranno donate opere degli artisti: Paolo Garau, Gianni Ciotti, Luciana Gravina

Mostra fotografica di Mario David: ‘Yoff (Dakar-Senegal), all’origine della migrazione’