@Alexander Draheim/Sea-Eye
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Detenzione arbitraria, tortura, trattamenti inumani, stupri, violenze sessuali, lavori forzati e uccisioni illegali. Questo è l’atroce destino cui, negli ultimi cinque anni, sono andati incontro oltre 82.000 uomini, donne e bambini intercettati in mare e riportati in Libia – 32.425 solo nel 2021 – grazie alla collaborazione dell’Unione europea con lo stato nordafricano, collaborazione in cui l’Italia è dal 2017 in prima linea.
Il 2 febbraio è infatti il quinto anniversario degli accordi di cooperazione tra Italia e Libia finalizzati all’intercettamento dei migranti e dei rifugiati durante la traversata del mar Mediterraneo e al loro ritorno forzato nell’inferno libico.
In tale occasione, Amnesty International Italia organizza un sit-in a Roma nei pressi del ministero degli Affari esteri (viale dei Giusti della Farnesina, area pedonale) con inizio alle 17.30.
Parteciperanno varie organizzazioni per i diritti umani e di ricerca e soccorso in mare, tra le quali Emergency, Medici senza frontiere, Mediterranea, Open Arms e Sea Watch.