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In Cecenia non si ferma l’ondata omotransfobica. Il 22 febbraio il tribunale distrettuale di Achkhoi-Martan ha condannato due fratelli di 19 e 21 anni, Ismail Isaev e Salekh Magamadov, il primo omosessuale e il secondo in fase di transizione di genere, per l’infondata accusa di “assistenza a un gruppo armato illegale”.
Ismail Isaev dovrà trascorrere sei anni in colonia penale, Salekh Magamadov un anno in carcere e sette anni in colonia penale.
In passato i due fratelli avevano gestito la moderazione del canale Telegram “Osal Nakh 95”, rivolto prevalentemente ai giovani e critico nei confronti delle autorità cecene.
Nell’agosto 2019 Ismail Isaev, allora sedicenne, era stato rapito, torturato e costretto a “scusarsi” di fronte alle telecamere per la sua partecipazione al social media.
Il 4 febbraio 2021 i due fratelli erano stati nuovamente rapiti a Nizhny Novgorod, in un appartamento che era stato messo a loro disposizione dall’organizzazione non governativa russa LGBT Network.
Amnesty International ha sollecitato le autorità russe a disporre il loro rilascio immediato e incondizionato.