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Il 19 maggio 2015 la Duma ha approvato in terza e definitiva lettura la legge sulle ‘organizzazioni indesiderabili’, stabilendo sul calendario un giorno nero per la libertà d’espressione nel paese. La legge consente allo stato di vietare le attività di organizzazioni non governative straniere o internazionali considerate una minaccia per ‘la sicurezza dello stato, la difesa nazionale o l’ordine costituzionale’ e stabilisce sanzioni per i cittadini e gli organismi della società civile della Russia in contatto con esse.
Per l’entrata in vigore della legge, restano le mere formalità dell’approvazione da parte della camera alta del parlamento e della firma del presidente.
‘Siamo di fronte all’ultimo capitolo di un giro di vite senza precedenti nei confronti delle organizzazioni non governative, le cui legittime attività finiranno per essere criminalizzate. L’ondata repressiva nei confronti della libertà d’espressione e del libero dibattito ha raggiunto un nuovo picco‘ – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.