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Il 18 marzo il tribunale di Shali, in Cecenia, ha condannato il difensore dei diritti umani Oyub Titiev a quattro anni di colonia penale.
Titiev, direttore dell’ufficio ceceno del Centro per i diritti umani “Memorial” è stato giudicato colpevole di “possesso di droga”. Prima della sentenza aveva trascorso un anno e due mesi in detenzione preventiva.
“Questa sentenza è uno schiaffo alla giustizia, alla ragione e ai diritti umani. Giudicando Titiev colpevole nonostante tutte le prove del contrario, il tribunale di Shali si è comportato come uno strumento nelle mani delle autorità politiche locali, confermando ancora una volta lo stato del sistema giudiziario russo”, ha dichiarato Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l’Europa Orientale e l’Asia Centrale.
“Chiediamo alle autorità russe di rilasciare Titiev immediatamente e senza condizioni. È un prigioniero di coscienza, condannato solo a causa del suo impegno in favore dei diritti umani in Cecenia”.