Russia, udienza-farsa per tenere Navalny in carcere per 30 giorni

18 Gennaio 2021

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L’attivista anti-corruzione e dissidente russo Aleksei Navalny, arrestato la sera del 17 gennaio appena atterrato a Mosca da un volo proveniente dalla Germania, rimarrà in carcere per 30 giorni.

Questo è stato l’esito di un’udienza-farsa svoltasi all’interno della stazione di polizia dove Navalny era stato trasferito dopo l’arresto, per l’occasione considerata sede del tribunale locale di Khimki.

I 30 giorni di carcere sono stati motivati dalle “plurime violazioni delle condizioni della libertà provvisoria” relative a un precedente processo politicamente motivato.

Questa è un’autentica parodia della giustizia. Non solo le autorità hanno portato un giudice dentro una stazione di polizia per fargli estendere la detenzione di Navalny ma fino all’ultimo minuto gli hanno persino negato di vedere un avvocato. Ovviamente, nessun giornalista indipendente ha potuto assistere a tale ‘udienza’, ma per simulare una parvenza di trasparenza il ‘tribunale’ era pieno di giornalisti filo-governativi”, ha dichiarato Natalia Zviagina, direttrice dell’ufficio di Mosca di Amnesty International.

L’organizzazione per i diritti umani ha rinnovato il proprio appello alle autorità russe affinché sia rilasciato immediatamente e senza condizioni.