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Secondo un rapporto diffuso il 30 novembre 2010 da una coalizione internazionale di 22 organizzazioni che si occupano di sviluppo, peace-building e diritti umani, le misure adottate da Israele sei mesi fa, a seguito delle pressioni internazionali per ‘alleggerire’ il blocco nei confronti di Gaza, hanno portato scarsi miglioramenti. Le 22 organizzazioni chiedono alla comunità internazionale di fare pressioni perché il blocco cessi immediatamente.
Tra i dati forniti dal rapporto delle 22 organizzazioni, si sottolinea come le importazioni di materiali da costruzione autorizzate ad Israele costituiscano solo l’11 per cento del volume precedente all’imposizione del blocco, nel 2007. Israele ha inoltre approvato l’importazione di solo il 7 per cento di quanto previsto dal piano dell’Unrwa per la ricostruzione di Gaza.
Anche il movimento delle persone ha fatto pochi passi avanti. Il rapporto delle 22 organizzazioni evidenzia come vi sia stato un aumento del rifiuto di accesso a Gaza nei confronti del personale umanitario locale delle agenzie delle Nazioni Unite. La popolazione di Gaza, a sua volta, rimane bloccata.