Scomparsi di Ayotzinapa: i ‘riscontri conclusivi’ del governo messicano non provano niente

7 Aprile 2016

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L’annuncio del governo messicano degli esiti di nuovi accertamenti sul caso dei 43 studenti di Ayotzinapa vittime di sparizione forzata nel settembre 2014 non solo, secondo Amnesty International, non prova nulla ma gioca anche col dolore delle famiglie, negando loro il diritto alla verità e alla giustizia.

Il governo ha presentato una perizia sugli incendi che non prova realmente nulla e, quel che è peggio, ha chiamato il tutto ‘riscontri conclusivi” – ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International. ‘L’unica cosa che questa perizia ci dice è che, a un certo punto, nella discarica di Cocula ci sono stati uno o più incendi. Ma sono mesi che si sa che in quel luogo ci furono incendi per una decina di giorni. Spacciare questa perizia come qualcosa di nuovo è del tutto ingannevole‘ – ha proseguito Guevara-Rosas. ‘Il mondo deve conoscere la verità‘ – ha concluso Guevara-Rosas.

La perizia è stata contestata dal Gruppo interdisciplinare di esperti indipendenti, che da tempo respinge la tesi governativa che i corpi degli studenti scomparsi siano bruciati in un incendio nella discarica di Cocula.

Il Gruppo ha anche contestato la decisione del governo di divulgare i risultati della perizia e ha considerato rotto l’accordo di collaborazione con le autorità messicane su questo aspetto delle indagini.