Tempo di lettura stimato: 4'
Amnesty International ha chiesto alle autorità israeliane di rilasciare o incriminare Ahmad Qatamesh, scrittore e intellettuale palestinese agli arresti da quasi tre settimane per il suo presunto coinvolgimento nelle attività del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), un partito politico di sinistra che ha anche un braccio armato.
Qatamesh ha dichiarato di aver sostenuto l’Fplp negli anni Novanta ma di non avervi niente a che fare da 13 anni. Secondo quanto risulta ad Amnesty International, non è mai stato coinvolto nelle attività del braccio armato dell’Fplp né ha mai invocato l’uso della violenza.
L’organizzazione per i diritti umani teme che Qatamesh possa essere detenuto solo per l’espressione pacifica delle sue idee politiche. In questo caso, lo considererebbe prigioniero di coscienza e ne chiederebbe il rilascio immediato e senza condizioni.
Le forze dell’Agenzia per la sicurezza d’Israele (Isa) hanno arrestato Qatamash a Ramallah, nei territori dell’Autorità nazionale palestinese, all’una di notte del 21 aprile. Dodici giorni dopo, è stato raggiunto in carcere da un ordinanza di detenzione amministrativa valida sei mesi. A quanto risulta ad Amnesty International, l’ordinanza è stata scritta cancellando e riscrivendo i dati su un modulo precedentemente usato per inviare alla detenzione amministrativa un presunto esponente di Hamas. Solo l’8 maggio è stata redatta una nuova ordinanza, attualmente all’esame di un giudice militare che il 12 maggio dovrà decidere se confermare, ridurre o annullare il periodo di detenzione.
Sulla nuova ordinanza di detenzione amministrativa si legge che Qatamesh è agli arresti per imprecisati motivi di sicurezza e non vi fa riferimento ad alcuna prova. Il giudice ha chiesto all’Isa di presentare ogni prova disponibile contro Qatamesh all’udienza di giovedì, che si svolgerà a porte chiuse, con l’imputato e il suo difensore impossibilitati a essere presenti.
Le procedure in vigore in Israele consentono la detenzione a tempo indeterminato senza accusa né processo, per ‘rischi per la sicurezza’ la cui valutazione non è resa nota ai detenuti e agli avvocati, che dunque non possono contestarla in modo efficace.
Le autorità israeliane hanno fatto ricorso alla detenzione amministrativa per imprigionate centinaia di attivisti palestinesi per lunghi periodi di tempo.
Amnesty International chiede che Qatamesh sia rilasciato oppure incriminato con la possibilità di potersi difendere in un’udienza pubblica.
Negli anni Novanta, Qatamesh ha scontato uno dei più lunghi periodi di detenzione amministrativa in assoluto. Arrestato dalle Forze di difesa israeliane nel 1992 e sottoposto a torture, rimase in prigione fino al 1998 a seguito di continui rinnovi dell’ordinanza, fino a quando una campagna internazionale non ne favorì il rilascio. Sul periodo di detenzione, Qatamesh ha scritto un libro di memorie, intitolato ‘Non indosserò il tuo tarbush’.