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In merito alla condanna per omicidio colposo emessa il 21 aprile dal Gup di Napoli nei confronti del carabiniere che il 5 settembre 2014 uccise, con un colpo partito dalla sua pistola di ordinanza, il diciassettenne Davide Bifolco, Amnesty International ha auspicato che i successivi gradi di giudizio possano approfondire ulteriormente la questione – sollevata dai legali della famiglia della vittima – dell’eventuale volontarietà dell’omicidio e ha richiamato nuovamente l’attenzione sulla necessità di addestrare le forze di polizia al pieno rispetto degli standard internazionali ed europei che disciplinano l’uso delle armi da fuoco.