Si chiude la XVI edizione di Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty

22 Luglio 2013

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Domenica 21 luglio s’è conclusa la XVI edizione di Voci per la libertà- Una canzone per Amnesty con i due eventi per i quali il festival ha lavorato gli scorsi 10 mesi: l’incoronazione del Premio Amnesty Italia Emergenti e la consegna del Premio Amnesty Italia.

La fase live della manifestazione dedicata alle giovani band, chiusasi venerdì 19 al Albarella (Rovigo) con il concerto acustico e raffinato di Mario Venuti e sabato 20 a Rosolina Mare (Rovigo) con quello trascinante ed energetico dei Marta sui tubi, ha assegnato:

– il Premio Amnesty Italia Emergenti a Leo Miglioranza per Na Coeomba Bianca ninna nanna nella quale il dialogo tra una mamma il suo bambino ci consegna la straziante storia di quest’ultimo, ucciso dalle mine anti uomo, ordigni che colpiscono principalmente civili e per lungo tempo dalla fine delle guerre.

– il Premio della Critica è andato ai Syncage per The Call Of The Lords, canzone dedicata all’odioso fenomeno dei bambini soldato, che vede giovanissimi strappati alle famiglie e all’infanzia per essere impiegati nelle operazioni militari.

– il Premio della Giuria Popolare è stata Andrea Dodicianni per Saint Michel sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l’artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Ringraziamo i finalisti Shape of Sound in gara con Shapes e Durden And The Catering con Res Publica,artisti che assieme ai premiati parteciperanno alla compilation del festival in calendario per il prossimo anno.

La consegna del Premio Amnesty Italia per Gerardo nuvola ‘e povere

In conferenza stampa, oltre ai saluti del Sindaco di Rosolina Franco Vitale e a quelli del presidente dell’Associazione di Voci per la Libertà Giovanni Stefani, le parole del presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi e del Premio Amnesty Italia Enzo Avitabile:

Antonio Marchesi: ‘I migranti trovano molto spesso le frontiere dei paesi chiuse, quelle stesse frontiere che invece sono aperte per il traffico delle armi, armi che servono ad alimentare i conflitti da cui queste stesse persone scappano. Altre volte riescono ad entrare nel paese, a lavorare, ma sono tenuti nell’illegalità. In Italia esiste il reato di immigrazione clandestina, che in realtà non è un crimine, ma a causa di questa legge i migranti sfruttati non possono denunciare i loro datori di lavoro, non hanno accesso alla giustizia né alle cure mediche‘.

Enzo Avitabile: ‘Sono molto felice di essere qui e di condividere con Guccini questo premio. Nelle mie canzoni c’è attenzione ai testi e all’impegno. Io vengo da una terra che non definisco povera, masvantaggiata in quanto tenuta per interesse di altri in questa situazione penalizzante. E qui vivono personefuori di vista, quindi persone che altre preferiscono non vedere.  Il dialogo a due voci tra Francesco e me in questa canzone serve a rimettersi in gioco, a raccontare la storia di fuori di vista che provengono da terre a svantaggio. Grazie Amnesty e grazie Rosolina‘.

Francesco Guccini, altro autore di Gerardo nuvola ‘e povere, non è potuto venire a Rosolina per problemi personali. Il Premio Amnesty Italia gli è stato consegnato nella sua casa di Pavana e presto pubblicheremo sul sito www.vociperlaliberta.it il video con l’assegnazione e le sue dichiarazioni.