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Nonostante il tentativo della Cina di bloccare il voto, il 27 settembre il Consiglio Onu dei diritti umani ha approvato con 35 voti a favore, tre contrari e sette astensioni una risoluzione che chiede la creazione di un meccanismo per raccogliere e conservare le prove delle atrocità commesse in Myanmar nei confronti dei rohingya nello stato di Rakhine e di altre minoranze negli stati di Kachin e Shan.
In questo modo, il principale organismo delle Nazioni Unite sui diritti umani ha accolto una delle principali richieste di Amnesty International per cercare di ottenere giustizia per i gravi crimini di diritto internazionale commessi nello stato asiatico.