Siria, abolire subito lo stato d’emergenza

28 Marzo 2011

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Amnesty International ha sollecitato le autorità siriane a far seguire misure concrete all’annunciato impegno di abolire lo stato d’emergenza, in vigore dal 1963. L’organizzazione per i diritti umani ha invitato le autorità siriane a spiegare esattamente quali cambiamenti entreranno in vigore e quando.

Tra le riforme che Amnesty International giudica necessarie, ci sono l’abolizione dei tribunali militari speciali, la fine dell’immunità di cui godono da anni le forze di sicurezza e nuove leggi in materia d’informazione e sui partiti politici.

Nel frattempo, in tutto il paese sono proseguite le uccisioni di manifestanti. Secondo fonti non confermate, da venerdì 25 marzo sarebbero state uccise almeno 37 persone a Damasco, al-Tall, Latakia, al-Samamayn, Dera’a e Homs, che vanno ad aggiungersi alle almeno 55 vittime dei giorni precedenti a Dera’a.

Le continue notizie di uccisioni di manifestanti rendono indispensabile, a giudizio di Amnesty International, l’ordine del governo alle forze di sicurezza di cessare l’uso delle armi da fuoco e l’avvio di inchieste indipendenti e imparziali che portino di fronte alla giustizia i responsabili dello spargimento di sangue degli ultimi giorni.

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