Siria: assicurare assistenza umanitaria immediata ai civili

25 Febbraio 2018

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Siria, Amnesty International: “Il Consiglio di sicurezza deve assicurare che i civili della Ghuta orientale ricevano immediata assistenza umanitaria”

Commentando la notizia del voto, finalmente raggiunto dal Consiglio di sicurezza, sulla risoluzione sulla Siria più volte rinviata che chiede un parziale coprifuoco e l’ingresso degli aiuti umanitari nella Ghuta orientale, la direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le Nazioni Unite, Sherine Tadros, ha dichiarato:

“Non avrebbe dovuto esserci bisogno di una risoluzione del Consiglio di sicurezza o di un cessate il fuoco per consentire a una popolazione alla fame di ricevere assistenza vitale e proteggerla da bombardamenti intenzionali. Ciò è esattamente quanto richiede il diritto internazionale umanitario. Ma ora che la risoluzione è stata finalmente approvata, il Consiglio di sicurezza deve verificare che gli attacchi contro i civili siano effettivamente cessati e che l’assistenza umanitaria possa davvero giungere, senza impedimenti, a chi ne ha bisogno”.

“Per oltre sei anni, gli stati membri del Consiglio di sicurezza sono venuti meno alle loro responsabilità e sulla Siria si sono consegnati a un ruolo irrilevante. Persino le precedenti risoluzioni sulla fine delle violazioni e l’ingresso degli aiuti umanitari non sono state applicate. Ora occorre prendere tutte le misure possibili per attuare questa risoluzione e le precedenti”.

“Se questa risoluzione rappresenta un passo avanti nella giusta direzione, ci preoccupa la lunga lista di obiettivi legittimi che lascia troppo spazio alle parti in conflitto per giustificare attacchi indiscriminati contro civili e infrastrutture civili”.

“A prescindere dall’attuazione o meno del cessate il fuoco, sollecitiamo tutte le parti a rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario. Il governo siriano e la Russia devono cessare subito di bombardare intenzionalmente i civili della Ghuta orientale e le infrastrutture civili come scuole e ospedali. Sollecitiamo inoltre i gruppi armati che operano nella regione a porre immediatamente fine agli attacchi indiscriminati contro Damasco”.

“L’assedio della Ghuta orientale deve finire subito e le organizzazioni umanitarie devono poter accedere all’area senza impedimenti per affrontare la catastrofica situazione umanitaria. I civili devono poter uscire dalla regione in condizioni di sicurezza. Le atrocità devono cessare. La popolazione civile siriana non avrebbe mai dovuto subire fame e sofferenze indicibili”.

“La situazione in Siria dev’essere oggetto di attenzione del Tribunale penale internazionale. Per il bene dell’umanità, è essenziale che tutti i responsabili delle atrocità di massa commesse nel paese siano portati di fronte alla giustizia”.

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 25 febbraio 2018

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