Siria, attacchi delle forze governative contro civili e strutture sanitarie: “Disprezzo della vita umana”

28 Marzo 2019

AFP/Getty Images - 5 dicembre 2016 - Aleppo

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Nell’ultimo mese il governo siriano ha intensificato gli attacchi aerei e con l’artiglieria contro aree densamente popolate della zona di Idlib, situate lungo l’asse strategico dell’autostrada Damasco – Aleppo, noto come M5.

Gli attacchi sono avvenuti contro le strutture civili, con perdite di vite umane e danni materiali ingenti.

Abbiamo verificato ben 6 attacchi compiuti dalle forze governative siriane, con l’appoggio della Russia, contro un ospedale, una banca del sangue, ulteriori strutture sanitarie, un panificio e una scuola in città e villaggi della zona di Idlib, controllata dai gruppi armati di opposizione. Queste operazioni paiono essere attacchi diretti contro obiettivi civili o attacchi indiscriminati.

Abbiamo intervistato 13 civili che hanno assistito agli attacchi contro Saraqeb, Khan Sheikhoun, Talmans e Sheikh Idriss.

Queste testimonianze hanno trovato riscontro nell’analisi di video, informazioni open source e immagini satellitari. Gli attacchi hanno ucciso almeno quattro civili e ne hanno ferito altrettanti.

Secondo le testimonianze, la recente escalation di violenza ha costretto migliaia di persone a fuggire verso le città e i villaggi prossimi al confine con la Turchia.

Secondo le testimonianze raccolte, il gruppo armato Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) e le formazioni armate sotto il suo controllo sono presenti in diverse città e villaggi con posti di blocco, basi militari, stazioni di polizia o comunque effettuano pattugliamenti regolari nelle zone residenziali.

Otto anni dopo l’inizio della crisi, il governo siriano continua a esibire un profondo disprezzo per le leggi di guerra e per le vite dei civili. Gli obiettivi militari sono stati conseguiti con un grande costo umano, ovvero decine di migliaia di morti e villaggi e città rasi al suolo. Russia e Turchia, i principali sostenitori delle parti in conflitto, dovrebbero ascoltare l’allarme delle Nazioni Unite e assicurare che nell’imminente offensiva contro Idlib sia data priorità alla protezione dei civili e non venga acuita la crisi umanitaria in atto”, ha dichiarato Lynn Maalouf, direttrice delle ricerche sul Medio Oriente di Amnesty International.

Abbiamo verificato ben 6 attacchi compiuti dalle forze governative siriane, con l’appoggio della Russia, contro un ospedale, una banca del sangue, ulteriori strutture sanitarie, un panificio e una scuola in città e villaggi della zona di Idlib.

La scuola di Sheikh Idriss

“Ovvio che l’obiettivo fosse la scuola. Uno dei razzi è caduto nel cortile, gli altri in un raggio di 200 metri tutto intorno. Non c’era alcun obiettivo militare né c’era la presenza dell’Hts o di altre fazioni”

Il 26 marzo, alle 8.30 del mattino (dunque, in orario scolastico), le forze governative siriane hanno lanciato razzi contro una scuola a Sheikh Idriss. Secondo due operatori di un ospedale di campo di Saraqeb, l’attacco ha ucciso un bambino di 10 anni e ne ha feriti altri due di nove e 10 anni, uno dei quali è in condizioni critiche.

Secondo persone del luogo, i razzi sarebbero partiti dalla base militare di Abou Dohour, a 20 chilometri di distanza da Sheikh Idriss.

Gli ospedali da campo

Il 9 marzo le forze governative siriane hanno lanciato un attacco aereo su Saraqeb, colpendo l’ospedale al-Hayat, una banca del sangue, un’ambulanza e membri della Difesa civile siriana (i cosiddetti Caschi bianchi) che si trovavano a 100 metri di distanza gli uni dagli altri.

Secondo i testimoni le esplosioni hanno causato ingenti danni alle strutture colpite e ferito un addetto all’ambulanza. L’ospedale al-Hayat è stato costretto a chiudere, i pazienti gravi sono stati trasferiti in ulteriori strutture e gli altri sono stati rimandati a casa.

Quello stesso giorno un uomo di 25 anni e un bambino sono stati uccisi in altri attacchi aerei che hanno colpito abitazioni situate a 150 metri da un altro ospedale da campo. Metà della popolazione di Saraqeb è fuggita nei campi fuori dalla città o si è trasferita nei pressi del confine con la Turchia.

Saraqeb è sotto il controllo della Liwa’ Jabhat Thuwar Saraqeb wa Rifouha (Brigata del fronte rivoluzionario di Saraqeb e dintorni), affiliata all’Hts.

La clinica privata al-Rahme

L’11 marzo alle 15.35 le forze governative siriane hanno colpito l’area intorno alla clinica privata al-Rahme nel villaggio di Talmans, a sud di Idlib.

Due contadini sono rimasti uccisi, un terzo è stato ferito. Nei pressi non c’era alcun obiettivo militare. La clinica, nei pressi della quale alloggiavano civili fuggiti da altre zone, è stata messa fuori servizio. Il proprietario, un privato, ha poi preferito chiuderla per evitare ulteriori attacchi.

I due panifici di Khan Sheikhoun

A febbraio una serie di attacchi aerei e di artiglieria hanno danneggiato abitazioni, altri edifici, due panetterie e strutture sanitarie all’interno di edifici residenziali. Vi sono state due vittime civili. Dopo che un anno prima era stato distrutto l’unico ospedale da campo, ora a Khan Sheikhoun non c’è più alcuna struttura sanitaria funzionante e quella più vicina è a 20 chilometri di distanza.

Gli attacchi deliberati contro i civili e gli obiettivi civili come ospedali e altre strutture sanitarie, così come gli attacchi indiscriminati che uccidono o feriscono civili sono crimini di guerra“, ha sottolineato Maalouf.

Chiediamo ai gruppi armati sostenuti dalla Turchia ad Afrin e nell’area interessata dall’operazione militare Scudo dell’Eufrate di non ostacolare la fuga dei civili dalla violenza di Idlib. La Turchia dovrebbe aprire i confini ai civili in fuga e alle organizzazioni umanitarie per fornire assistenza imparziale ai civili nelle zone della Siria sotto controllo turco“, ha concluso Maalouf.