Siria, la Russia minaccia di impedire di porre fine alle atrocità

2 Febbraio 2012

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In vista dell’annunciata risoluzione del Consiglio di sicurezza, Amnesty International ha chiesto alla Russia di non bloccare i tentativi di porre fine alle continue violazioni dei diritti umani in Siria.

La Russia, principale fornitrice di armi alla Siria e responsabile dell’invio di armi anche nelle ultime settimane, ha minacciato di ricorrere al veto se la risoluzione dovesse essere posta ai voti, come già fatto il 4 ottobre 2011 in una circostanza analoga. Da quel giorno, secondo resoconti ricevuti da Amnesty International, in Siria sono state uccise oltre 2600 persone.

Il testo della risoluzione su cui sono in corso negoziati si basa sulla risoluzione della Lega araba del 22 gennaio, che chiede tra l’altro alle autorità siriane e all’opposizione di avviare un serio dialogo politico sulla formazione di un governo di unità nazionale, sul ripristino della sicurezza e sulla riorganizzazione delle forze di polizia. La risoluzione della Lega araba prevede inoltre l’istituzione di una commissione indipendente d’inchiesta che indaghi sulle violazioni dei diritti umani e porti di fronte alla giustizia i responsabili. La Siria ha già respinto queste richieste.

Il testo della risoluzione del Consiglio di sicurezza non fa riferimento alle richieste che Amnesty International continua ad avanzare da 10 mesi: embargo sulle armi, deferimento della situazione in Siria alla Corte penale internazionale e congelamento dei beni patrimoniali delle principali autorità siriane.

 

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