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Amnesty International ha chiesto alle autorità siriane di non rispondere con la violenza alle massicce manifestazioni del ‘Grande venerdì’ convocate il 22 aprile attraverso Facebook.
‘È fondamentale che, di fronte a quelle che potrebbero essere le più grandi manifestazioni da quando sono iniziate le proteste, l’azione delle forze di polizia sia sensata, sensibile e rispetti il diritto internazionale, al fine di evitare un ulteriore bagno di sangue nelle strade della Siria‘ – ha dichiarato Malcolm Smart, direttore per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.
Proteste pacifiche sono previste a Damasco, Dera’a, Homs e Banias, città in cui le forze di sicurezza hanno ucciso manifestanti nelle scorse settimane, per un totale di almeno 228 morti dal 15 marzo.
Il presidente Bashar al-Assad ha appena firmato un decreto legislativo per porre finalmente termine allo stato d’emergenza in vigore dal 1963: un atto dovuto e lungamente atteso, secondo Amnesty International, nei confronti di un simbolo della repressione e delle violazioni dei diritti umani.
La reazione alle manifestazioni del ‘Grande venerdì’ dirà se il governo è sincero nell’intraprendere le riforme.