Siria, radiato dall’Ordine degli avvocati e sotto processo per aver difeso i diritti umani

12 Novembre 2009

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(13 novembre 2009)

Il 10 novembre 2009, l’Ordine degli avvocati siriano ha radiato in modo permanente dal proprio albo Muhannad al-Hassani, presidente dell’Organizzazione siriana per i diritti umani. Per Amnesty International e la Commissione internazionale dei giuristi, si tratta di un messaggio agghiacciante: lavorare in favore dei diritti umani in Siria non si può.

Queste sono le ragioni della decisione presa dalla sezione disciplinare dell’Ordine degli avvocati siriano: ‘essere presidente di un organismo istituito senza autorizzazione ufficiale e senza l’approvazione dell’Ordine”; ‘aver svolto, nell’ambito di quell’organismo, attività dannose per la Siria”; ‘aver pubblicato informazioni false ed esagerate che danneggiano lo stato e ne minano la reputazione all’estero”; ‘aver assistito alle udienze e aver riferito sulle procedure seguite dalla Corte per la sicurezza dello stato senza essere l’avvocato difensore degli imputati coinvolti in quei processi”; infine, ‘aver violato la deontologia professionale, il regolamento interno e aver messo a rischio la dignità, l’onore e le tradizioni di questa professione’.

Ma non basta. Muhannad al-Hassani è in attesa di processo per le accuse di ‘minaccia al sentimento nazionale’ e ‘diffusione di false informazioni che potrebbero indebolire la morale della nazione e danneggiare la reputazione dello stato all’estero’. Se giudicato colpevole, rischia da 3 a 15 anni di carcere.