Sistematici respingimenti e violenze alle frontiere dell’Unione europea: ecco le nuove prove

7 Ottobre 2021

Photo by ELVIS BARUKCIC/AFP via Getty Images

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Una nuova inchiesta di Lighthouse Reports ha rivelato come le autorità di diversi stati dell’Unione europea abbiano respinto in modo sommario e violento migranti e richiedenti asilo verso le frontiere di stati esterni all’Unione europea stessa.

“È l’ennesima conferma che i respingimenti illegali e la violenza contro migranti e richiedenti asilo sono una prassi comune alle frontiere esterne dell’Unione europea. In stati quali Croazia, Grecia, Polonia e Spagna le persone in cerca di salvezza e protezione s’imbattono in fili spinati e funzionari armati per la difesa delle frontiere”, ha dichiarato Jelena Sesar, ricercatrice di Amnesty International sui Balcani

“Le immagini rese note dall’inchiesta di Lighthouse Reports, di uomini armati e agenti della polizia di frontiera che picchiano migranti e richiedenti asilo per respingerli dalla Croazia, in evidente violazione delle leggi dell’Unione europea, sono inquietanti. Eppure la Commissione europea ha, per sua stessa ammissione, finanziato il governo croato per equipaggiare le sue forze di polizia e ha persino pagato gli stipendi degli agenti impiegati alla frontiera. In questo modo, l’Unione europea si è resa responsabile di violazioni dei diritti umani”, ha sottolineato Sesar.

“Le uniformi degli agenti di polizia ripresi nelle immagini sono prive di elementi identificativi ma è chiaro che appartengono, così come le armi e l’equipaggiamento, alla polizia speciale croata, che da anni esegue respingimenti alla frontiera”“, ha proseguito Sesar.

Esponenti della Commissione europea, tra cui il commissario Johansson, si sono dichiarati sgomenti per il trattamento inumano riservato alle persone che si presentano alle frontiere europee. Tuttavia appena quest’estate hanno consentito alla Croazia di istituire un meccanismo di monitoraggio del tutto inefficace che non chiamerà nessuno a rispondere delle violazioni dei diritti umani commesse. La Grecia ha persino respinto l’idea di istituire un sistema del genere, nonostante i respingimenti e le violenze alla frontiera che Amnesty International ha denunciato.

“Quello che allarma è che la Commissione europea continui a chiudere gli occhi di fronte alle clamorose violazioni delle leggi dell’Unione europea e persino a finanziare polizia e operazioni di frontiera in alcuni degli stati membri”.

“Nel luglio 2021, ad esempio, la Commissione europea ha concesso alla Croazia 14 milioni di euro di fondi di emergenza, nonostante suoi rappresentanti avessero espresso orrore per i trattamenti inumani inflitti a migranti e richiedenti asilo. Occorre mettere fine immediatamente ai respingimenti e ai finanziamenti che li facilitano”, ha concluso Sesar.