©Dorota Holubova
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Oggi alle 17 a Bratislava, in piazza dell’Insurrezione nazionale slovacca, si svolgerà una manifestazione di solidarietà con la comunità Lgbtqia+ della Slovacchia.
L’iniziativa è la risposta della società civile slovacca al brutale omicidio di due persone Lgbtqia+ avvenuto il 12 ottobre a Bratislava fuori dal Templaren, un locale di riferimento della comunità.
Amnesty International, che prenderà parte alla manifestazione, chiede alle autorità slovacche di adottare provvedimenti urgenti per assicurare giustizia alle vittime e ai loro cari e per proteggere i diritti delle persone Lgbtqia+ nel paese.
Prima di compiere l’attacco, il sospetto autore – poi suicidatosi – aveva pubblicato un manifesto contenente linguaggio discriminatorio nei confronti della comunità Lgbtqia+ e di quella ebraica. Dopo il duplice omicidio del Templaren, le persone Lgbtqia+ e in particolare coloro che fanno attivismo in favore dei diritti della comunità hanno denunciato un aumento degli attacchi sui social media. Due persone sono state aggredite su un treno. Anche gli organizzatori del Pride stanno subendo minacce.
“Durante la manifestazione ricorderemo Juraj e Matus insieme alle persone a loro care e faremo capire al governo e al parlamento che non accetteremo di rimanere in silenzio ma continueremo a chiedere uguali diritti per le persone Lbtqia+”, ha dichiarato Martin Macko, direttore dell’Ong Iniziativa Inakost e tra i promotori della manifestazione.
“Negli spazi pubblici come nella legge le persone Lgbtqia+ non sono protette. Il fatto che il parlamento abbia da poco respinto una legge sulla coabitazione tra partner, che avrebbe potuto migliorare le loro vite, ha rivelato quanto i politici abbiano scelto di stare dalla parte della disuguaglianza invece che delle riforme. La legge avrebbe aiutato un partner ad accedere alle cartelle mediche dell’altro e avrebbe snellito le procedure in materia d’eredità in caso di morte di un partner”, ha dichiarato Rado Sloboda, direttore di Amnesty International Slovacchia.
In Slovacchia il matrimonio egualitario e le unioni civili devono ancora essere riconosciuti.
Ad aprile il ministero della Salute aveva emesso linee guida sulle procedure standard per la salute di affermazione dei genere che, tra l’altro, avrebbero definitivamente messo fuorilegge le sterilizzazioni forzate, in passato suggerite o persino ordinate da molti medici.
La pubblicazione di queste linee guida ha dato luogo a violente reazioni e a dichiarazioni discriminatorie da parere di alcuni parlamentari tanto che il 18 maggio sono state sospese.
Anche Amnesty International Italia appoggia la manifestazione di solidarietà di Bratislava.