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Amnesty International ha denunciato che la realizzazione di collegi per bambini e bambine rom e ‘il distacco graduale dal loro attuale stile di vita negli insediamenti’ sono provvedimenti discriminatori e rappresentano un evidente attacco al modo di vivere dei rom.
Secondo quanto dichiarato l’8 marzo dal primo ministro slovacco Robert Fico, il governo proporrà un piano per cui i bambini e le bambine rom saranno prelevati dagli insediamenti e messi in collegi.
‘L’idea che i bambini rom debbano essere sottratti alle loro famiglie e messi in collegi, quando potrebbero ricevere un’istruzione in scuole normali vicine alle loro case, va chiaramente contro il miglior interesse del bambino‘ – ha dichiarato Halya Gowan, direttrice del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International.
Il fatto che alcune famiglie rom, come altre non rom in Slovacchia, vivano in insediamenti e abbiano difficoltà nel portare avanti l’istruzione dei bambini a causa di povertà, barriere linguistiche e altri fattori, mette in evidenza la necessità che il governo garantisca supporto e assistenza a tutti per superare queste barriere.
Amnesty International già in precedenza aveva espresso grave preoccupazione per la discriminazione e segregazione dei bambini rom nelle scuole slovacche, compreso il loro inserimento in scuole speciali e in classi per alunni con ‘disabilità mentali’.
L’organizzazione per i diritti umani chiede al governo slovacco di affrontare il punto centrale del problema, vale a dire la persistente discriminazione dei bambini rom nell’accesso all’istruzione, che deve essere superata attraverso una riforma del sistema educativo che assicuri realmente l’istruzione di tutti i bambini. Il governo deve fornire adeguato sostegno alle famiglie e agli alunni che ne hanno bisogno, in modo che possano effettivamente partecipare e sviluppare il loro massimo potenziale all’interno del sistema elementare principale.
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