Solidarietà per Dmitrii

7 Novembre 2016

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Dmitrii Kraiukhin, difensore dei diritti umani e caporedattore dell’agenzia d’informazione “CentrRus” di Orel, nella Russia centrale, è da molti anni noto per le attività che conduce contro le campagne discriminatorie di alcune organizzazioni nazionaliste estremiste del suo paese. Kraiukhin e la sua famiglia sono stati vittime di numerose minacce e atti intimidatori, l’ultimo dei quali ha avuto luogo nell’agosto 2008, quando due piromani appiccarono il fuoco alla sua abitazione mentre la sua famiglia si trovava dentro. Fortunatamente la madre di Dmitrii, di 86 anni, riuscì a chiedere aiuto; se la donna non avesse reagito così rapidamente probabilmente sua figlia e sua nipote di sei anni non si sarebbero salvate.

La polizia si rifiutò di aprire un’indagine penale sull’aggressione, classificandola come un banale reato amministrativo e il 13 agosto 2008 la denuncia presentata da Kraiukhin fu fatta cadere sulla base di “assenza di reato negli atti di persone non identificate”. Nell’ottobre 2008, Kraiukhin ricevette una lettera in cui veniva informato che la polizia aveva avviato un’indagine e che era stato aperto un procedimento di natura amministrativa. Kraiukhin si appellò contro la decisione di non aprire un procedimento penale sull’aggressione e, un mese dopo, tale appello fu ascoltato dal tribunale. Il giudice stabilì, comunque, che il caso dovesse tornasse all’ufficio del procuratore per ulteriori valutazioni.

Finalmente, grazie anche alla pressione internazionale esercitata sulle autorità russe attraverso appelli e petizioni da parte di attivisti e simpatizzanti di Amnesty International, alla fine di maggio 2009, l’Ufficio del procuratore distrettuale della regione di Orel ha deliberato che la decisione di sospendere l’indagine sull’attentato incendiario e il tentato omicidio del difensore dei diritti umani era illegale.

Un piccolo passo avanti verso la giustizia è stato fatto, secondo Dmitrii, grazie alle migliaia di appelli ricevuti dalle autorità: “Ogni lettera, ogni cartolina è molto importante! Danno speranza e trasmettono una grande carica di ottimismo. Sono al tempo stesso un supporto e un segnale che ciò che sto facendo è davvero importante. È fantastico!”. Dmitrii ringrazia tutti gli attivisti per i loro sforzi e spera che continuino a sostenerlo fino a quando non verrà ufficialmente riconosciuto come una vittima e i responsabili di questi atti non saranno assicurati alla giustizia.