Somalia: attacchi diretti sui civili

26 Agosto 2010

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Amnesty International ha condannato gli attacchi degli  ultimi due giorni a Mogadiscio, che hanno causato la morte di decine di civili e il ferimento di molti altri, rivendicati dal gruppo armato al – Shabab.

Questi attacchi sono la prova del disprezzo di al-Shabab per le vite dei civili somali e della sua mancanza di considerazione dei principi basilari del diritto internazionale. Il gruppo armato sostiene che questi attacchi abbiano per obiettivo il governo, ma la realtà è che sta attaccando e uccidendo civili, che non partecipano direttamente alle ostilità. Gli attacchi diretti sui civili sono crimini di guerra.

Lanciare attacchi con armi come i mortai, che non possono avere un obiettivo preciso, in aree di Mogadiscio popolate e frequentate da civili può equivalere a attacchi indiscriminati. Tutte le parti del conflitto somalo continuano a ricorrere a queste tattiche con lo stesso risultato di morti e feriti civili, distruzione di case e sfollamento di persone, distruzione dei mezzi di sostentamento e ulteriore povertà per i civili somali.

Amnesty International chiede alle parti in conflitto di attenersi alle regole del diritto internazionale umanitario e fare tutto il possibile per evitare perdite tra la popolazione civile. L’organizzazione per i diritti umani chiede inoltre alla comunità internazionale di dare priorità, nell’ambito della sua azione politica nei confronti della Somalia, alla protezione dei civili e all’accesso umanitario. Sollecita inoltre gli stati a fare tutto il possibile per porre fine all’impunità per i crimini di diritto internazionale commessi negli ultimi due decenni in Somalia. Deve esser istituita una commissione di inchiesta indipendente e imparziale, o un meccanismo simile, allo scopo di individuare i crimini commessi, indagare sugli stessi e raccomandare misure per chiamare i responsabili a rispondere del loro operato.