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Il 21 giugno la Corte suprema spagnola ha condannato a 15 anni di carcere per stupro cinque uomini in precedenza giudicati colpevoli di “abuso sessuale”.
Nel luglio 2016 a Pamplona, durante la festa di San Firmino, cinque uomini chiamati “La Manada” (dal nome del loro gruppo whatsapp, traducibile come “Il branco”) bloccarono una donna di 18 anni nell’androne di un palazzo e la stuprarono ripetutamente.
L’intera società spagnola condannò l’episodio, ma in primo e secondo grado i tribunali della Navarra si limitarono a condannare i imputati per “abuso sessuale“, non rinvenendo nella loro condotta sufficiente violenza o intimidazione per classificarla come stupro.
La Corte suprema ha annullato i verdetti, sottolineando l’esistenza di intimidazioni ma soprattutto l’assenza di consenso.
“Questa sentenza, arrivata in ritardo dopo una lunga ed evitabile sofferenza della sopravvissuta, spiega perché è necessario emendare il codice penale spagnolo: questo si basa sull’anacronistica ed errata valutazione che, per il fatto di non aver opposto resistenza, una donna abbia dato il consenso a un rapporto sessuale“, ha dichiarato Massimo Moratti, vicedirettore di Amnesty International per l’Europa.