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Si è aperto oggi il processo a carico di otto giovani per una rissa avvenuta in un bar di Alsasua, nel nord della Spagna, nell’ottobre 2016, nella quale furono feriti due agenti di polizia e le loro partner.
Il processo dovrebbe chiudersi il 27 aprile.
Gli imputati hanno dai 19 ai 24 anni. Tre di loro sono stati in detenzione preventiva sin dal novembre 2016.
Se giudicati colpevoli, molti degli imputati rischiano fino a 50 anni di carcere poiché devono rispondere di accuse di terrorismo.
Uno di loro è accusato di aver rivolto minacce “terroristiche”, e dunque rischia 12 anni e mezzo di carcere, per aver detto a uno degli agenti: “Questo è quello che ti capiterà ogni volta che passerai di qua”.
“Questo processo costituisce un clamoroso abuso delle leggi antiterrorismo in vigore in Spagna. Se è ovvio che ferire delle persone comporti l’apertura di un procedimento penale, le accuse di terrorismo sono del tutto inappropriate. Chiediamo che siano ritirate”, ha dichiarato Eda Seyhan, esperta di Amnesty International sull’antiterrorismo.
Amnesty International da tempo critica le norme antiterrorismo spagnole, i cui contenuti sono vaghi e generici soprattutto all’indomani degli emendamenti approvati nel 2015, che hanno ampliato la definizione di terrorismo.