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Il 5 giugno uomini armati hanno fatto irruzione nella chiesa di San Francesco a Owo (stato di Ondo, Nigeria sudoccidentale) al termine della messa di mezzogiorno. Hanno lanciato candelotti di dinamite e aperto il fuoco contro i fedeli uccidendone almeno 20 e ferendo molti altri in modo grave.
L’attacco è durato circa 15 minuti, durante i quali non c’è stato alcun immediato intervento delle forze di sicurezza.
“Quanto accaduto a Owo mostra l’impunità di cui beneficiano gli autori delle carneficine che hanno luogo in Nigeria. Le autorità devono reagire, facendo tutto il possibile per assicurare alla giustizia i responsabili di questo crimine orrendo”, ha dichiarato Osai Ojigho, direttore di Amnesty International Nigeria.
“Le autorità nigeriane hanno il dovere di proteggere il diritto alla vita dei loro cittadini in ogni circostanza. Le vittime e le loro famiglie hanno il diritto di conoscere la verità su questo terribile attacco e di ricevere giustizia e riparazione”, ha proseguito Ojigho.
“Chiediamo alle autorità giudiziarie nigeriane di avviare immediatamente un’indagine imparziale e completa per identificare i responsabili e sottoporli a un processo regolare, senza ricorso alla pena di morte”, ha concluso Ojigho.