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Amnesty International ha dichiarato oggi che la crescente ondata di attacchi contro rifugiati, richiedenti asilo e migranti e i saccheggi di esercizi commerciali di stranieri è la conseguenza di anni d’impunità e di fallimenti del sistema giudiziario del Sudafrica che hanno lasciato senza protezione persone vulnerabili.
Mentre gli episodi di violenza tra residenti e stranieri continuano ad aumentare a Johannesburg e in altre zone del Sudafrica, i morti accertati sono già cinque.
“Le autorità sudafricane non possono dire che non si aspettavano questa violenza. Da anni i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti vengono presi di mira per ciò che sono e per come appaiono. Sono i capri espiatori di politici privi di scrupoli che promuovono la narrativa dello straniero venuto a rubare il lavoro e che è responsabile di tutto ciò che di negativo accade nel paese”, ha dichiarato Shenilla Mohamed, direttrice generale di Amnesty International Sudafrica.
“Il primo scoppio di violenza xenofoba risale a oltre 11 anni fa, quando vennero uccise più di 60 persone. Avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme per sradicare l’odio contro i rifugiati e i migranti e chiamare i responsabili a renderne conto di fronte alla giustizia. La mancanza d’azione ha dato luogo ai successivi frequenti attacchi”, ha aggiunto Mohamed.
Il governo, anziché reagire agli attacchi xenofobi del passato, ha proseguito a incolpare spesso gli stranieri per gli elevati livelli di criminalità e l’inadeguatezza dei servizi pubblici, accusandoli inoltre di gestire esercizi commerciali illegali.
Ad esempio, nel dicembre 2016 il sindaco di Johannesburg Herman Mashaba ha dichiarato che gli stranieri erano dei “criminali” che avevano posto la città sotto sequestro.
Nel novembre 2018 l’allora ministro della Salute e attuale ministro degli Interni Aaron Motsoaledi ha incolpato gli “stranieri” di aver messo in crisi il sistema sanitario nazionale.
Da settimane, soprattutto a Pretoria e a Johannesburg, gli esercizi commerciali appartenenti a cittadini stranieri vengono sistematicamente saccheggiati e merce del valore di milioni di euro viene data alle fiamme.
La scorsa settimana si è registrato un drammatico aumento della violenza.
“Le autorità sudafricane devono cessare di alimentare la xenofobia nel loro disperato tentativo di ottenere consenso politico. Devono invece costruire un paese ispirato al rispetto dei diritti umani e a uno stato di diritto che protegga tutte le persone”, ha sottolineato Mohamed.
“Il governo del Sudafrica deve predisporre un piano di sicurezza in grado di proteggere tutti i rifugiati e i migranti e di porre fine una volta per tutte agli attacchi xenofobi, a partire dal portare a processo i responsabili dei crimini xenofobi del passato e spezzare il ciclo dell’impunità”, ha concluso Mohamed.