Sudafrica, strage della miniera: un giudice deve supervisionare le indagini

19 Agosto 2012

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All’indomani dell’intervento della polizia sudafricana che il 16 agosto ha causato la morte di 34 manifestanti presso il complesso minerario di Marikana, Amnesty International ha chiesto che qualunque indagine sull’operato delle forze di polizia sia supervisionata da un giudice.

L’organizzazione per i diritti umani si è detta preoccupata per il fatto che Ahiah Phiyega, nuovo capo della polizia sudafricana, sia già giunta alla conclusione che la polizia ha usato correttamente le armi da fuoco dopo che ‘il gruppo di militanti si era diretto verso la polizia, esplodendo colpi d’arma da fuoco e brandendo armi pericolose… la polizia è stata costretta a impiegare il massimo della forza per difendere se stessa’.

‘L’alto numero di morti e feriti causato dalla polizia è agghiacciante ed è il segno di uno spaventoso disprezzo per la vita umana’ – ha dichiarato Noel Kukutwa, direttore del programma Africa meridionale di Amnesty International.

‘Anche se pare che la polizia abbia usato inizialmente una forza minore per cercare di disperdere i manifestanti, alcuni dei quali erano armati, le circostanze che hanno spinto al prolungato uso di armi automatiche e munizioni letali meritano di essere urgentemente indagate, insieme ad altri aspetti della catena di comando e di controllo delle operazioni di polizia in quella giornata’ – ha aggiunto Kukutwa. ‘Gli standard internazionali relativi all’uso della forza e delle armi da fuoco dicono che, anche se un gruppo è armato, le forze di polizia sono comunque obbligate a usare il minimo della forza possibile’.

La Direzione indipendente per le indagini sulla polizia ha aperto un’inchiesta sui fatti di Marikana e la stessa polizia ha avviato un accertamento interno. Nondimeno, Amnesty International ritiene che, per la gravità di quanto accaduto e alla luce del ricorrente uso eccessivo della forza da parte della polizia, sia necessaria una supervisione giudiziaria.

Il Sudafrica possiede quattro quinti delle riserve mondiali di platino. La miniera di Marikana appartiene alla Lonmin, la terza compagnia produttrice di platino al mondo.

Amnesty International ha sollecitato l’urgente risoluzione del conflitto in corso tra organizzazioni sindacali rivali e tra queste e la proprietà della miniera, che pochi giorni prima del 16 agosto aveva causato 10 morti, tra cui due agenti di polizia e due addetti alla sicurezza.